Content marketing strategy: perché è fondamentale un blog in una strategia di marketing digitale?

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Nel mondo online, scrivere tanto per non funziona più. E, badate bene, non ci stiamo riferendo soltanto agli articoli scritti senza cognizione di causa, approssimativi, o peggio ancora non utili. Il ragionamento è più complesso, dato che oggi anche i pezzi capolavoro – chiamiamoli così – da soli non sono più sufficienti. Per capire meglio costa sta succedendo, è doveroso spiegare cos’è e come funziona la content marketing strategy, letteralmente la strategia di marketing dei contenuti. Senza una seria strategia di marketing digitale, si corre il rischio di perdere competitività rispetto alla concorrenza, e di conseguenza clienti. Non proprio dunque una situazione ideale, qualunque siano le dimensioni dell’azienda. Nel nostro approfondimento di oggi spiegheremo anche perché è così importante affiancare o includere nel proprio sito aziendale un blog.

Che cosa si intende per content marketing strategy

Per content marketing strategy si intende l’insieme di strategie messe in atto per attrarre, coinvolgere e fidelizzare gli utenti tramite la creazione e la condivisione di contenuti quali articoli, video, podcast e immagini. L’obiettivo finale della strategia di content marketing è trasmettere affidabilità al pubblico, nonché promuovere la consapevolezza del marchio (più nota con il termine inglese brand awareness). Due elementi che, se uniti tra loro, portano il cliente finale a scegliere la vostra azienda anziché un’altra nel momento in cui decidono di completare l’acquisto del prodotto che vendete.

Come accennato all’inizio, scrivere tanto per scrivere non funziona. Una content marketing strategy efficace prevede la realizzazione di contenuti utili e pertinenti, rivolti sia ai clienti attuali che quelli potenziali. Un contenuto utile – che può essere un blog, una newsletter, un video o un post sui social media – fa sì che l’utente riconosca nell’azienda un punto di riferimento nel proprio settore. Inoltre, aiuta a veicolare un altro messaggio importante, cioè che quel marchio sta dando valore alle stesse persone che poi scelgono di acquistare il loro prodotto anziché quello dei competitor.

Content marketing: perché i contenuti utili sono così importanti

Scrivere contenuti utili è una delle chiavi di successo del content marketing. Al di la delle cose che sono già state dette, basarsi su una content strategy di questo tipo consente anche di stabilire una relazione con i propri clienti, e allo stesso modo di mantenerla viva nel corso del tempo. Se ci si limita al classico compitino, che consiste nello scrivere un pezzo uguale a quello degli altri, semplicemente rielaborato, oltre a perdere tempo si buttano via soldi e clienti. Al contrario, realizzare guide approfondite, ricche di consigli e suggerimenti utili, è il modo migliore per farsi poi scegliere dagli utenti quando finalizzano un acquisto.

Sono i dati stessi a dimostrare che una strategia di content marketing funziona. Secondo l’ultimo report di Mailchimp, piattaforma marketing all-in-one statunitense numero uno nell’email marketing e nelle automazioni, le aziende che scelgono di aprire un blog ottengono il 67% di lead (contatti) in più rispetto alle altre imprese. Inoltre, chi utilizza il content marketing fa registrare tassi di crescita superiori del 30% rispetto alle aziende che rinunciano alla content marketing strategy. A ciò si aggiunge il dato secondo cui il 47% degli acquirenti, prima di contattare un rappresentante di vendita, guarda dai 3 ai 5 contenuti (articoli, video, post sui social, immagini, podcast, ecc.). Insomma, ce n’è abbastanza per rendersi conto di quanto fondamentale sia oggi il content marketing.

Content marketing strategy: da dove iniziare

Una strategia di content marketing di successo deve essere da un lato sostenibile a livello economico e dall’altra gestibile. Per iniziare, è innanzitutto necessario identificare il pubblico a cui ci si vuole rivolgere. Il secondo step consiste nello scegliere il contenuto più appropriato per offrire contenuti di valore: in un settore piuttosto che in un altro possono magari funzionare meglio i podcast anziché gli articoli, in un altro i contenuti scritti risultano migliori rispetto ai video o a delle semplici immagini, e così via. Una volta chiarito il target di pubblico e il contenuto su cui puntare, occorre definire un piano editoriale a breve termine (dai 3 ai 6 mesi) in base al budget e al tempo a disposizione. Piano che, non c’è nemmeno bisogno di ricordarlo forse, deve essere rispettato alla lettera.

In ultimo, ma non per questo meno importante, è fondamentale seguire le cosiddette best practice del content marketing, ossia produrre contenuti utili con un linguaggio alla portata di tutti. Come abbiamo già avuto modo di dire in precedenza, il contenuto migliore è anche quello che contiene tanti consigli pratici per l’utente – cliente finale – in quanto offre un valore superiore rispetto agli articoli ben scritti sì ma al tempo stesso approssimativi. Non bisogna infine trascurare il concetto di fruibilità, dal momento che è inutile realizzare il contenuto migliore se poi l’utente ha difficoltà a leggerlo.

Digital marketing: l’importanza del blog nella content strategy

Concentriamoci ora sul blog e la sua importanza all’interno di una content marketing strategy di successo. Lo facciamo iniziando dai dati dell’ultimo report di Semrush (una delle piattaforme SEO più autorevoli al mondo) sullo stato dell’arte del content marketing:

    • nella classifica dei formati di maggiore successo tra gli utenti, gli articoli del blog si posizionano al secondo posto con il 36% delle preferenze, dietro soltanto ai video che occupano la prima posizione con il 37% dei consensi;
    • la ricerca organica (44%) è ancora oggi uno dei canali più performanti per la distribuzione dei propri contenuti insieme ai social media (69%) e all’email marketing (54%);
    • la ricerca organica contribuisce per il 70/80% del traffico complessivo dei siti web, indipendentemente dal loro settore di appartenenza.

 

Quando si parla di blog aziendale, la maggior parte delle persone considera sufficiente scrivere un pezzo su un nuovo prodotto in vendita o sulle novità del settore. In realtà le cose stanno diversamente. Sempre nell’ottica della content marketing strategy, un blog è utile per offrire risorse di valore tangibili, come possono essere e-book e mini-guide su uno specifico argomento. I tutorial in particolare rivestono un’importanza capitale nel content marketing dato che aumentano l’autorità di una data azienda nella propria area di competenza, fornendo al tempo stesso informazioni utili e preziose ai visitatori.

Il blog è anche la vetrina ideale per promuovere e-book, libri, servizi e/o programmi, che presi singolarmente contribuiscono ad accrescere il livello di fiducia degli utenti nei confronti del marchio, a tutto vantaggio della brand awareness. Basti pensare all’ebook: le aziende che dispongono di un blog possono utilizzarlo come lead magnet, cioè l’acquisizione di un contatto (dati quali nome, cognome, email e/o numero di telefono) in cambio di una risorsa gratuita (l’e-book). Non è un caso che il lead magnet sia considerato oggi uno degli strumenti più importanti all’interno della strategia di lead generation, l’insieme di tecniche che garantiscono a un’azienda l’acquisizione di contatti realmente interessati al proprio marchio.

Content marketing strategy: dal SEO copywriting al funnel di vendita

In chiusura del nostro approfondimento sulla content marketing strategy, dedichiamo due parole al SEO copywriting e al funnel di vendita, entrambi componenti indispensabili del content marketing. Iniziamo dal SEO copywriting, cioè l’attività di scrittura pensata sia per rispondere alle domande degli utenti sia alle parole chiave digitate nei motori di ricerca. In questa guida ci preme sottolineare la differenza tra content marketing e SEO copywriting: mentre il content marketing si occupa di accrescere il traffico del sito/blog, il SEO copywriting ha l’obiettivo di raggiungere un posizionamento migliore per le giuste parole chiave (conosciute anche come keyword target) e assicurarsi che i visitatori compiano l’azione desiderata (l’abbonamento a un podcast, l’iscrizione a una newsletter, l’acquisto di un prodotto, ecc.).

Direttamente collegato al SEO copywriting è il funnel di vendita, che consiste in una content strategy ben pianificata e per la quale si possono individuare quattro fasi distinte:

    • intercettare i potenziali clienti;
    • suscitare in loro interesse con contenuti di valore facendo sì che lascino le proprie informazioni di contatto (lead magnet);
    • stimolare l’interazione, facendo sì che l’utente scelga di investire il suo tempo magari in call telefoniche, webinar informativi e prove gratuite del servizio che si vuole vendere;
    • metterlo di fronte a una scelta finale, che sia una proposta di vendita o l’inserimento di una promozione con una data di scadenza precisa.

 

Avete già avuto modo di sperimentare una content marketing strategy in passato? In che modo avete utilizzato il vostro blog fino ad oggi?

CONCLUSIONE

Il content marketing e l’ottimizzazione per i motori di ricerca (SEO) sono due strategie di marketing digitali interconnesse e spesso integrate. Il content marketing si concentra sulla creazione di contenuti rilevanti, utili e di alta qualità per attirare e coinvolgere il pubblico di riferimento dell’azienda. L’obiettivo è di costruire una relazione di fiducia con il pubblico, fornendo loro informazioni utili e interessanti che possano aiutarli a risolvere i loro problemi o soddisfare i loro bisogni.

L’ottimizzazione per i motori di ricerca (SEO) si concentra invece sull’ottimizzazione del sito web dell’azienda per migliorare la sua visibilità e posizionamento sui motori di ricerca come Google. Ciò si ottiene attraverso l’utilizzo di diverse tecniche e strategie, tra cui l’uso di parole chiave pertinenti, la creazione di contenuti di alta qualità e l’ottimizzazione dei metadati del sito.

Un piano editoriale SEO è uno strumento che aiuta a combinare questi due approcci, fornendo una guida dettagliata per la creazione di contenuti che siano rilevanti per il pubblico di riferimento dell’azienda e che siano anche ottimizzati per i motori di ricerca. In un piano editoriale SEO, vengono identificate le parole chiave pertinenti per l’azienda e per il pubblico di riferimento, e vengono utilizzate per la creazione di contenuti specifici.

In definitiva, un piano editoriale SEO aiuta a garantire che la creazione di contenuti dell’azienda sia orientata agli obiettivi di marketing, offrendo ai visitatori del sito informazioni pertinenti e interessanti, mentre contemporaneamente migliora il posizionamento sui motori di ricerca. Se sei interessato a sviluppare un piano editoriale su misura per la tua azienda e a identificare le parole chiave pertinenti, vi consigliamo di contattare professionisti del settore SEO per aiutarti nell’analisi delle parole chiave e nella creazione di un piano editoriale SEO su misura per la tua azienda.

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